Come uno scudo
Maria
Inizierò a ringraziare la mia tetta dura e fredda per il suo coraggio e la sua fedeltà.
Caro dottore,
Ho una palla dura, molto dura, che occupa lo spazio in cui si trovava il mio seno sinistro. Questa palla non rende i miei abbracci più morbidi o caldi.
Avevo un bel pettorale che, dopo aver partorito due volte, perdeva prepotenza ed era morbido e flessibile come un cuscino di piume.
È stata la gioia dei miei figli quando mi sono saltati addosso per guardare la TV dal divano.
Ma come ti ho già detto, un anno fa mi hanno dovuto asportare il seno e la sua sostituzione è questa fredda e pesante palla di cannone, ricordo di una guerra ancora in tregua.
Una sfera rigida che non si muove di un millimetro per quanto salto, corro, alzo le braccia o mi sdraio sulla schiena (a faccia in giù è assolutamente impossibile da sopportare).
Rimane fermo nelle sue coordinate, facendo la guardia come il soldato più fedele.
Fino a poco tempo ho avuto molta mania. Se me ne stavo nuda allo specchio, evitavo di guardarla direttamente.
E quando l'ho toccato e si sentiva di qualche grado più freddo del resto del mio corpo, anche la mia gola si è congelata per il dolore e la rabbia.
Mi hai detto ieri che non posso liberarmene così facilmente. Mi ha spiegato molto delicatamente che con un cambio di protesi non ne guadagnerò molto al tatto o all'estetica perché il problema non è il ripieno, è la carne irradiata che la ricopre.
Quindi penso davvero che ciò di cui ho bisogno non sia un cambio di seno, ma un cambio di strategia.
E visto che il piano B che mi hai proposto di rimuovere la pelle dal mio addome per innestarla nella zona del torace non mi convince (anche il mio addome, dopo tutto quello che abbiamo passato, merita una pausa), il cambiamento è meglio farlo nella mia testa:
Inizierò a ringraziare la mia nuova tettona per il suo coraggio e la sua lealtà.
In queste due battaglie che mi sono capitate nell'ultimo anno (mi sono separata anche da mio marito), la mia palla è rimasta lì.
Fermo, duro e freddo per proteggere la cosa più importante: il cuore che si nasconde dietro.