Tessuti, scarpe e imballaggi sono alcuni degli usi e dei prodotti che vengono sviluppati da alberi di banane o piantaggine.

La versatilità di questo materiale attualmente ha reso possibile la produzione di stoviglie compostabili e usa e getta grazie ad un'azienda imprenditoriale del Perù.

La startup chiamata Chuwa Plant, ha ideato un metodo per realizzare piatti con carta di cellulosa a base di foglie di banana e cartone. Il materiale risultante è impermeabile, resistente ai liquidi e alle varie temperature.

Questa caratteristica impedisce inoltre che il grasso del cibo danneggi il piatto.

Al termine dell'utilizzo, in condizioni adeguate, il piatto può degradarsi naturalmente in non più di 60 giorni. Fatto dalla terra, ritorna sulla terra, completando il suo ciclo di vita.

L'iniziativa riunisce anche piccoli produttori dell'Amazzonia peruviana per sfruttare il sottoprodotto della coltivazione della banana.

Alternativa alla plastica

La soluzione creata da questa startup peruviana può essere un'alternativa all'uso di piatti di plastica usa e getta, soprattutto quelli in polistirolo espanso.

Questo tipo di imballaggio è molto utilizzato e richiesto e costituisce oggi un problema ambientale che ne ha addirittura portato al divieto di utilizzo in città come New York negli Stati Uniti d'America.

D'altronde la coltivazione di banani o banani come ci piace chiamarli genera una grande quantità di tonnellate di tronchi e foglie che normalmente vengono semplicemente compostate, ora possiamo sfruttarle con questo utilizzo evitando la generazione di molta plastica.

Per quanto ci sia un forte movimento per eliminare l'uso di articoli usa e getta, ci saranno ancora momenti in cui tali utensili saranno necessari. In questi casi, una soluzione compostabile è preferibile a qualsiasi bioplastica.

L'idea è stata presentata come progetto, chiamato Bio Plant, durante il concorso Bio Challenge in Perù. L'iniziativa è stata tra le vincitrici, che ha contribuito a finanziare la produzione di macchine specializzate che garantiscono la possibilità di realizzare 50.000 piatti al mese.

La startup, oltre ai piatti, ha avviato anche la produzione di posate a base di gambo di banana e farina di frumento.

Messaggi Popolari