Sempre più allergie? Dai la colpa al cambiamento climatico

La tua salute è un motivo in più per combattere il riscaldamento globale. Le emissioni di CO2 in atmosfera favoriscono una maggiore presenza di polline nell'ambiente e un aumento delle allergie.

Occhi acquosi, riniti, starnuti, tosse … peggiorano in primavera ma anche in estate e persino in autunno. E il fatto è che il riscaldamento globale sta aumentando i casi di allergia e asma .

Lo afferma la World Allergy Organization, che comprende 97 società mediche. Ma non solo: il problema dovrebbe aumentare, poiché diversi fattori legati al cambiamento climatico stanno influenzando la proliferazione delle piante e la loro produzione di polline , così che sempre più persone potrebbero essere colpite.

Più il riscaldamento globale, più allergie

Gli effetti del cambiamento climatico includono nuovi allergeni , più casi di allergie, una maggiore durata delle manifestazioni e una maggiore intensità di queste. "Stiamo assistendo a un aumento sia del numero di soggetti allergici sia degli allergeni che li provocano", spiega Leonar Dielory, specialista in allergie presso il Rutgers University Center for Environmental Prediction, alla rivista Environmetnal Health Perspectives.

Nella regione francese del Rodano-Alpi, ad esempio, la prevalenza della febbre da fieno è aumentata del 4% tra gli anni 2022-2023 e 2022-2023.

La causa è principalmente l' aumento della produzione di polline da parte delle piante a causa dell'aumento delle temperature.

Alcune graminacee e altre erbe che proliferano soprattutto con il caldo hanno fiori che difficilmente vediamo ma il cui polline può avere un alto potenziale allergenico, non solo in primavera ma anche in estate.

Potrebbero inoltre verificarsi sinergie con inquinanti ed eccesso di igiene , che limitando l'esposizione precoce agli allergeni altera il normale sviluppo del sistema immunitario.

Perché il polline aumenta con il cambiamento climatico

Il cambiamento climatico favorisce la produzione di polline attraverso un circolo pericoloso che si autoalimenta e che capiremo meglio se osserveremo i suoi diversi passaggi:

  • Più CO2: quando rilasciamo più CO2 nell'atmosfera, la temperatura globale aumenta. Ma la CO2 non è solo responsabile dell'aumento delle temperature, significa anche più cibo per le piante.
  • Aumento della produzione di zuccheri: sia il carbonio rilasciato che il calore "alimentano" la produzione di zuccheri durante la fotosintesi, consentendo alle piante di crescere più forti.
  • Più polline: crescendo più forti, le piante producono più polline.
  • Più casi: come conseguenza della maggiore presenza di polline nell'aria, ogni anno aumentano i casi di allergia e asma nelle popolazioni più esposte.

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