WWF: Il Green Deal europeo deve essere l'asse della ripresa dopo COVID-19
Mar Asuncion (WWF)
La nuova pandemia di coronavirus sta provocando una crisi economica dalla quale bisogna uscire rafforzando le politiche green.
La crisi del Covid 19 è scoppiata in Europa quando la Commissione europea stava progettando un nuovo quadro per trasformare la sua economia e la società per metterle su un percorso più sostenibile. Al WWF, riteniamo che sia un buon quadro di partenza con un approccio globale per affrontare il cambiamento climatico e il degrado ambientale, e crediamo che dovrebbe essere l'asse su cui ruota la ripresa economica.
È essenziale che l'accordo verde sia incorporato in tutte le politiche e azioni dell'UE e che gli strumenti in esso contenuti siano rafforzati e applicati con la massima ambizione, al fine di riorientare in questo modo il modello di sviluppo pre-crisi, accelerando la decarbonizzazione dell'economia, la protezione degli ecosistemi e la promozione di pratiche economiche che migliorano la vita dei cittadini ed evitano crisi su larga scala, come la crisi climatica.
Le chiavi del Green Deal europeo
Per questo motivo, dal WWF sosteniamo l'adozione di una Legge sul clima a livello europeo che includa un obiettivo di riduzione almeno del 65% delle emissioni entro il 2030, in linea con la scienza e una Strategia industriale che spiana la strada alle aziende per neutralità climatica mantenendo la competitività.
Da parte sua, ricordiamo che la Strategia Europea per la Biodiversità deve proporre una serie di obiettivi ambiziosi e legalmente vincolanti che stabiliscano un traguardo di area protetta e adeguatamente gestita.
Allo stesso modo, siamo impegnati in un'ambiziosa Strategia dal campo alla tavola che includa obiettivi per ridurre l'uso di prodotti agrochimici e aumentare l'agricoltura biologica, la biodiversità dei terreni agricoli e l'assorbimento di CO2.
Riteniamo inoltre fondamentale sviluppare ambiziosi piani spaziali marini che supportino un'economia blu sostenibile per garantire la sostenibilità dei mezzi di sussistenza marini e dei settori marittimi.
La proposta e l'adozione di una nuova legislazione per garantire che i prodotti commercializzati nell'UE non siano collegati alla deforestazione, al degrado delle foreste o alla distruzione e degrado degli ecosistemi è un'altra delle nostre richieste.
Allo stesso modo, ricordiamo l'importanza di rafforzare il Piano d'azione per l'economia circolare stabilendo un obiettivo per ridurre l'impronta ecologica del 50% entro il 2030. Infine, è essenziale rafforzare la parte finanziaria del Green Agreement mobilitando invece ulteriori fondi pubblici e privati ridistribuire i fondi UE già limitati esistenti.
Mar Asunción è responsabile per il clima e l'energia presso il WWF Spagna.